Io uso i metodi barriera
Io uso i metodi barriera
I metodi barriera, come il preservativo, il femidom e il Dental Dam, sono tutti quegli strumenti che permettono di prevenire infezioni sessualmente trasmesse separando fisicamente le superfici che, venendo a contatto durante un rapporto sessuale, possono veicolarne la trasmissione.
Tranne che per il Monkeypox, il Papillomavirus (i Condilomi), l’Herpes Virus e la Pediculosi (le Piattole), questi metodi offrono protezione vicina al 100% dei casi. Come tutte le pratiche che vengono messe in campo per pensare alla prevenzione e al benessere sessuale proprio e di eventuali partner, i metodi barriera possono suscitare ansie o diminuire l’eccitazione sessuale, soprattutto se non si conoscono o non si sono ancora sperimentate le modalità più giuste per includere questi strumenti nella nostra vita sessuale.
Un atteggiamento aperto e giocoso e la ricerca di un ambiente sicuro e collaborativo con partners ci possono permettere di trovare la nostra strada verso una sessualità piena e piacevole, che includa anche questi strumenti di prevenzione.
Il preservativo
Il preservativo si può usare sul pene, in tutti i rapporti penetrativi – anche in quelli orali per ridurre al minimo l’eventualità di una trasmissione.
Al giorno d’oggi, si può acquistare un po’ ovunque: in farmacia, nei supermercati, presso distributori automatici o su internet. La misura è importante: preservativi troppo stretti alla base del pene possono dare problemi nel mantenere l’erezione; troppo larghi possono sfilarsi durante il rapporto, o ridurre drasticamente la sensibilità. Capire la misura giusta è semplice e davvero utile: dopo aver misurato la circonferenza del pene eretto – utile un metro da sartoria da avvolgere attorno al pene a metà dell’asta, o diversi misuratori che si possono scaricare da internet e stampare – si può trovare sul retro della confezione la misura del preservativo, che per alcune marche va sotto il nome di larghezza nominale. Purtroppo le misure non sono standard, ma dipendono dal produttore, sovrapponendosi solo in parte fra di loro.
È importante imparare a posizionarlo bene sul pene, anche per un migliore sensibilità e maggiore piacere durante il rapporto:
- una volta estratto dalla confezione, è da prendere stringendo il serbatoio sulla punta fra i polpastrelli, in modo da non far entrare aria: l’aderenza e la sensibilità ne gioveranno.
- Il preservativo viene posto sul glande durante l’erezione, con il prepuzio retratto come quando si sta per affrontare il rapporto. Importante appoggiarlo nel verso giusto: la parte arrotolata del preservativo deve stare all’esterno; srotorarlo lungo l’asta sarà più semplice.
- Il preservativo va srotolato fino alla base del pene. Alcuni preservativi sono già lubrificati, ma è utile valutare un lubrificante a base d’acqua. Attenzione a lubrificanti con base oleosa! Alcuni possono danneggiare il lattice.
- Dopo l’eiaculazione, o alla fine di questa fase del rapporto, il preservativo va trattenuto alla base e sfilato. è necessario cambiarlo quando si cambia partner o pratica.
Ci sono molte opzioni disponibili che possono aiutare a risolvere difficoltà: preservativi supersottili o “easy on”, con forme che facilitano l’inserimento, con escrescenze e scanalature che aumentano la stimolazione; o anche di materiali diversi per chi soffre di allergie al lattice.
Il femidom o preservativo interno
Il Femidom serve alle persone ricettive in rapporti penetrativi; è composto da una guaina morbida in Nitrile dotata di un due anelli, di cui uno semirigido, posizionato al fondo, che garantisce il posizionamento, e un altro più morbido che rimane all’esterno della vagina o dell’ano. la presenza di questo anello esterno sulla clitoride e la sensazione di calore dovuta al nitrile possono essere molto piacevoli.
Anche se più costoso e poco reperibile rispetto ad altri metodi barriera in Italia, ha efficacia analoga al preservativo, ed è molto utile in un rapporto penetrativo nel caso non si avesse il preservativo o non si riuscisse a negoziarne l’uso. Grazie a qualche indicazione può risultare un valido alleato nei rapporti sessuali, e può essere usato anche per rapporti anali (in questo caso è necessario sfilare l’anello interno):
- Può essere indossato anche alcune ore prima del rapporto, e va usato una volta sola.
- Osserva la scatola: contiene istruzioni utili per l’uso.
- Nei rapporti vaginali per facilitare il posizionamento è utile sedersi sul bordo di una sedia, o stare in piedi appoggiando un piede sulla seduta.
- E’ utile lubrificare abbondantemente, sia l’interno che l’esterno, essendo realizzati in nitrile, i femidom possono essere usati con lubrificanti a base oleosa.
- Afferra il femidom dall’anello interno, un po’ come se fosse una penna, e inseriscilo nella vagina.
- Fa scivolare il femidom fino alla cervice spingendolo dal suo interno con un dito. Una volta raggiunta la posizione si espanderà e aderirà alle pareti della vagina.
- E’ possibile utilizzare il preservativo interno anche per rapporti anali – con l’accortezza di eliminare l’anello interno – e modalità di inserimento analoghe all’uso vaginale.
- L’inserimento e simile a quello di un assorbente interno: il femidom si sente solo quando non è posizionato bene.
- Importante non usare anche il preservativo per non provocare rotture attraverso l’attrito.
- Alla fine del rapporto, per estrarlo basta arrotolare l’anello esterno per chiudere il Femidom e tirare dolcemente.
Il dental dam
Il Dental dam è una pellicola in lattice utile per rapporti bocca – vagina o bocca – ano. è molto semplice da usare, con alcune accortezze:
- va usato solo su una parte del corpo e mantenuto sempre dallo stesso lato.
- Lo può trattenere sull’ano o sulla vagina la parte ricevente o la parte “attiva”.
- Possono essere usati lubrificanti a base acquosa sull’ano o sulla vagina per diminuire eventuale attrito.
Purtroppo il Dental Dam, così come il preservativo interno, non è facilmente reperibile in Italia. Ma è possibile realizzare un dental dam a partire da un preservativo:
- tagliando con una forbice la parte iniziale di un preservativo, dove c’è il serbatoio;
- tagliando anche la parte finale, poco sopra l’anello;
- tagliando longitudinalmente il cilindro aperto così ottenuto