I test HIV
Il test
I Test HIV permettono di conoscere il proprio stato sierologico, ovvero di sapere se è in corso una infezione da HIV, attraverso il prelievo di una piccola quantità di sangue o di saliva.
Sono disponibili molte possibilità di fruizione di un test HIV, tra cui le strutture pubbliche e private dove si effettuano prelievi, oltre ai reparti di infettivologia e i Centri IST del territorio, presso cui è spesso possibile effettuare test ad accesso diretto, gratuitamente e in forma anonima.
Le persone provenienti da altri paesi, anche prive di permesso di soggiorno possono effettuare il test alle stesse condizioni del cittadino italiano. (D.Lgs 25 luglio 1998, n.286)
Il risultato del test viene comunicato solo ed esclusivamente alla persona che lo ha effettuato.
Esistono test rapidi che possono essere somministrati al di fuori di contesti medici, come iniziative di testing a cura di associazioni; o disponibili all’acquisto privato in farmacia.
Il periodo finestra
Nelle settimane successive al contagio le copie virali presenti nel sangue aumentano esponenzialmente (per approfondimenti), mentre il sistema immunitario comincia a produrre i primi anticorpi a partire da alcune proteine poste sulla superficie del virus.
Si genera quindi un ritardo fra quando si incorre nell’infezione, potendo trasmettere a propria volta HIV ad altre persone, e il momento in cui l’infezione diventa rilevabile; questo lasso di tempo viene chiamato periodo finestra, oltre cui l’attendibilità di un test HIV è sicura.
I test detti di terza generazione ricercano gli anticorpi specifici prodotti per le proteine virali di superfice che innescano la reazione immunitaria: gli antigeni gp41 e gp120. questi test possono mettere in evidenza una infezione dopo 4 settimane.
Per questi test, il periodo finestra è di 90 giorni.
I test detti di quarta generazione o combinati ricercano oltre agli anticorpi alcune proteine contenute nel virus – l’antigene p24 – che indicano un alto tasso di replicazione virale quando in libera circolazione nel sangue. Questi test possono dare risultati positivi già dopo 20 giorni, ma prevedono un priodo finestra di 40 giorni.
E’ importante usare metodi di barriera nei rapporti sessuali durante questo periodo (per approfondimenti) per non rischiare di trasmettere il virus e per non inficiare l’attendibilità dei test
Dopo il test
Effettuare degli screening per HIV e altre IST almeno una volta all’anno è utile e importante, per intervenire tempestivamente in caso di esposizione al virus dell’HIV. In caso di test reattivo verrà somministrato un test di conferma, e in caso di positività ulteriore è utile cominciare il prima possibile la terapia farmacologica.
In caso di positività, altri test permettono di creare un profilo del virus per scegliere la linea di terapia migliore per il singolo caso; l’avanzamento dell’infezione è monitorato attraverso la conta delle copie virali presenti nel sangue e la concentrazione di Linfociti T CD4 – in media ne abbiamo 1100 copie per µl – oltre alla loro proporzione relativa ad altre classi di linfociti T, come i CD8.