Perchè parliamo di benessere sessuale: i concetti chiave

Riconosciuta già nel 2006 dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) come diritto umano fondamentale, la Salute Sessuale è intesa come

«uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale legato alla sessualità; non riducibile all’assenza di malattia, disfunzione o infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali, così come la possibilità di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizioni, discriminazioni e violenza. Per far sì che la salute sessuale venga raggiunta e mantenuta, i diritti sessuali di ognuno devono essere rispettati, protetti e soddisfatti»


OMS, 2006

Si riferisce allo stato di benessere che permette il miglioramento dello standard della qualità della vita di ogni individuo e per questo necessita di un approccio positivo e rispettoso alla sessualità, all’affettività, alle relazioni, così come la possibilità di vivere esperienze sessuali ed affettive piacevoli e sicure, libere da forzature, discriminazioni e violenza (come nel caso di bullismo, omofobia, razzismo, violenza di genere, ecc.).

Per poter raggiungere e mantenere la salute sessuale, i diritti sessuali di tutte le persone devono essere rispettati, protetti e garantiti. In Italia questo obiettivo non è stato ancora raggiunto, ed in particolare per alcune fasce target come i più giovani (teenagers), gli anziani, i disabili ed in generale le persone LGBTQIA+.

Rispetto a queste popolazioni le ricerche scientifiche sono ancora poche, condotte spesso con dati imprecisi e superficiali rispetto agli effettivi bisogni di prevenzione e di miglioramento della qualità della vita sessuale. Diventa quindi complicato creare strategie di salute efficaci e mirate che vadano a rispondere alle necessità delle comunità. Di conseguenza, le rare azioni di sostegno alla salute e al benessere (come programmi di educazione sessuale ed affettiva, campagne di sensibilizzazione, ecc…) risultano spesso vaghe e poco efficaci. Ne consegue la necessità sempre più evidente e urgente di intraprendere azioni che partano dal basso, dai bisogni delle minoranze, e che vengano strutturate con azioni mirate a migliorare la salute sessuale individuale e comunitaria, non solo nell’ottica di prevenzione, ma di maggiore consapevolezza e autodeterminazione, in linea con le linee guida internazionali sull’educazione sessuale (OMS, 2010).

Le attività rivolte al benessere delle persone LGBTQIA+ sono state intraprese cercando di colmare un drammatico vuoto marcatamente italiano che è generalizzato riguardo al tema della salute sessuale. Cerchiamo in questo modo di contrastare il vuoto di conoscenza dei bisogni di prevenzione e di salute sessuale delle diverse popolazioni chiave, e di informazione da parte di queste stesse popolazioni.

La salute sessuale è un argomento importante, ma poco considerato, per la salute pubblica, non solo per i gruppi più vulnerabili della popolazione, ma in generale per l’intera comunità. Infatti, un gran numero di studi scientifici dimostrano che un’attività sessuale sana, regolare e soddisfacente ha enormi effetti positivi sulla salute fisica, come il potenziamento del sistema immunitario, la riduzione del rischio cardiovascolare, ecc. e mentale con miglioramento del benessere soggettivo, alleviamento degli stati di ansia, depressione ecc…