Epatite B
L’Epatite è un processo infiammatorio che riguarda il fegato. Può essere causata da diversi fattori come l’alcool, alcune patologie autoimmuni e alcuni virus. Esistono diversi Virus che possono attaccare il fegato, i principali sono HAV, HBV e HCV che causano rispettivamente Epatite A, B e C. Dal momento che danneggiano il fegato possono avere dei sintomi iniziali simili, tuttavia questi tre virus sono molto diversi tra loro, diverse sono le modalità di trasmissione così come è differente l’evoluzione della malattia causata. Una delle modalità di trasmissione in comune a tutti e tre è attraverso rapporti sessuali.
Hepatitis B Virus (HBV) è il virus responsabile dell’epatite B. Il virus è trasmesso attraverso lo scambio di fluidi (sangue, sperma, fluidi vaginali…), percorre il torrente sanguigno fino al fegato dove comincia a replicarsi. Dal 1992 è disponibile gratuitamente in Italia il vaccino, questo ha diminuito di gran lunga l’incidenza di questa infezione. Nella maggior parte dei casi l’infezione viene controllata dal sistema immunitario e risolta in alcune settimane, a volte può essere necessario una terapia di supporto o un ricovero in ospedale. Nel 5% dei casi l’infezione cronicizza, in questi casi sarà necessario fare una terapia antivirale per tutta la vita.
In alcuni casi di Epatite causata da virus B, può essere presente anche una co-infezione da parte di un altro virus chiamato HDV o virus dell’epatite Delta. HDV non riesce ad infettare da solo, l’infezione da HDV può avvenire contemporaneamente o successivamente all’infezione da HBV. In questi casi i sintomi possono essere più gravi e l’incidenza di cronicizzazione più elevata.
Sintomi
Alcuni sintomi sono molto specifici, come l’ittero. Nell’ittero la pelle e le sclere si colorano di giallo. Ciò è dovuto alla presenza di un pigmento, la bilirubina, che dal sangue si deposita nelle mucose. Normalmente la bilirubina viene processata e metabolizzata dal fegato. A causa dell’infezione da HBV il fegato, debilitato, non riesce a compiere il normale processo di depurazione provocando un aumento della bilirubina nel sangue.
Altri sintomi comuni:
- febbre, stanchezza, dolori muscolari e articolari
- mancanza d’appetito
- diarrea
- feci chiare e urine scure
- prurito
Modalità di trasmissione
Come si trasmette
Il virus si trova nel sangue e nei fluidi come sperma e fluidi vaginali. Si trasmette:
- Scambio di sangue infetto (tramite ferite): per l’HBV in particolare, sono sufficienti anche minime quantità di sangue e lesioni molto piccole
- Sesso orale, anale o vaginale
- Trattamenti dentari, piercing o facendo tatuaggi in locali che non rispettano le norme di sicurezza e igiene
- Condividendo spazzolino da denti o rasoi
- Attraverso lo scambio di siringhe e aghi
Come NON si trasmette:
Condividere il bagno, i vestiti o stoviglie con una persona infetta NON sono considerati comportamenti di rischio
Alcune pratiche per ridurre il rischio:
- Il vaccino contro HBV (raccomandato e gratuito per MSM e sex worker)
- Condom maschile o femminile
- Oral dam
- Lavare i sex toys o utilizzarli con un condom
Diagnosi
L’epatite B provoca alcune alterazioni nelle normali analisi del sangue come l’aumento della Bilirubina e di AST e ALT (sono tutti valori che si ritrovano aumentati nelle patologie epatiche).
Per la diagnosi certa sarà necessario ricercare nel sangue alcuni antigeni e anticorpi specifici, che saranno necessari anche a capire se l’infezione è in una fase acuta, cronica, se è un’infezione pregressa e già risolta oppure se la persona è stata vaccinata.
Infezione Cronica da HBV
In alcuni casi l’infezione cronicizza e il sistema immunitario non è in grado di debellare completamente il virus. Le persone che convivono con il virus dell’epatite B possono sottoporsi ad una terapia antiretrovirale per limitare la capacità di replicazione del virus. Vengono seguiti da un medico e sono sottoposti a controlli regolari che garantiscono una qualità di vita non dissimile dalla popolazione generale.
Infezione Acuta da HBV
L’infezione nella maggior parte dei casi si risolve in meno di 3 mesi. In alcuni casi si può ricorrere al ricovero in ospedale ma la terapia è tendenzialmente di supporto e sintomatica.
Contatto a rischio con persone con infezione da HBV
A partire dal 1991, il vaccino per HBV è stato reso gratuito e obbligatorio per tutte le persone nate dal 1979 in poi, una persona non vaccinata che ha avuto un contatto di rischio con una persona con infezione da HBV cronica o acuta può recarsi in ospedale per ricevere una terapia (vaccino e anticorpi) che riduce al minimo la possibilità di contagio.